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lunedì 13 aprile 2015
Io e mio babbo parliamo 1
Da quando sono nata che non mi sono mai sentita sola o abbandonata. I miei si prendono cura del mio benessere come se io fossi la principessa ereditaria di non so quale regno. Mio babbo ha molto tempo in più a disposizione durante la giornata ed è lui chi mi porta a fare delle passeggiate e chi insomma si è presso la carica di soddisfare i miei bisogni giornalieri. Condividiamo lunghe ore di camminata per i posti più svariati, tutti i giorni un paio o tre di volte, a prescindere del buono o cattivo tempo. Mio babbo si fa in quattro per farmi divertire anche sotto la pioggia.
Tanto tempo passato insieme, tanti posti e circostanze vissute, ed esperienze varie; come quando sono stata morsa da piccola o come quando mi portavano all'asilo per cani i primi tempi. Per forza che si crea un legame unico fra padrone e cane! Può essere così intenso che a volte mica sono necessarie le parole, perché basta uno sguardo, un gesto ripetuto che ci capiamo perfettamente. No c'è bisogno di pronunciare le parole ma ovviamente un dialogo fra me e mio babbo c'è. L'altro ieri eravamo in passeggiata nel parco e, leggete che bella conversazione venne fuori (ve lo scrivo io in umano eheheh):
- io: Babbo, ti volevo ringraziare per tenermi al guinzaglio quando traversiamo la strada. Non vorrei che per una mia distrazione succedesse qualcosa.
- mio babbo: mio tesoro se tu sapessi...quanti spaventi... ma ti dico una cosa...
- io: dimmi babbo ti ascolto.
- mio babbo: non ti metto il guinzaglio per evitare che tu possa provocare un incidente, lo faccio, e lo faccio solo in città, per evitare che qualche autista arrogante, troppo spaventato dalla vita di paure che ha e con il telefonino attaccato permanentemente all'orecchio, possa in qualche modo sfiorare un solo pelo del tuo baffo. Se per me fosse ti lascerei sempre libera come ti ha fatto la natura.
- io: ups! Caspita :)
- io: mio babbo è un grande!!! bau bau!
martedì 17 febbraio 2015
Persone facendo da cane
È con grande piacere e (qualche risata) che ho trovato la prova definitiva per cui c'è speranza. Un attimo di gioia in cui si osserva come una vera intesa fra uomini e cani è possibile.
Guardate prego:
Non è stato emozionante? Sono ancora mozzafiato. Come dicevo, è l'evidenza per cui sappiamo che le persone, se davvero vogliono e si impegnano, possono fare qualunque cosa, anche capire noi cani. Ve lo potete immaginare? Un mondo in cui gli umani si comportino così con tutti gli animali oltre noi?
Queste immagini non mentono. È possibile communicarsi perfettamente e capirsi bene sin dall'inizio, evitando fraintendimenti, ovviando collari e metodi di "addestramento gentili". Come si vede, lo si può imparare, maniere ci sono. Se ci fosse una società così io ci starei volentieri, mi trasferirei subito lì.
Guardate prego:
Non è stato emozionante? Sono ancora mozzafiato. Come dicevo, è l'evidenza per cui sappiamo che le persone, se davvero vogliono e si impegnano, possono fare qualunque cosa, anche capire noi cani. Ve lo potete immaginare? Un mondo in cui gli umani si comportino così con tutti gli animali oltre noi?
Queste immagini non mentono. È possibile communicarsi perfettamente e capirsi bene sin dall'inizio, evitando fraintendimenti, ovviando collari e metodi di "addestramento gentili". Come si vede, lo si può imparare, maniere ci sono. Se ci fosse una società così io ci starei volentieri, mi trasferirei subito lì.
mercoledì 4 febbraio 2015
Il cane in ufficio, why not?
![]() |
Violet, il cane all'ufficio di The Guardian |
Forse stavo aspettando una notizia del genere per ritornare a scrivere un post. Che i tempi cambiano e che normalmente lo fanno in avanti è una verità che prima o poi ce la troviamo di fronte. Questa volta però lo fa per bene; vicino a Barcelona, un'azienda dedicata a fare prodotti per animali, ha deciso di permettere, anzi di favorire che i loro impiegati possano portare i loro cani in ufficio. Si si, avete letto benissimo, si chiama la dita: Affinity-Petcare . E nonsolo, ha anche deciso di dedicare un'intera stanza all'interno dell'azienda chiamata "Doggy Zone" ben attrezzata e mirata per diventare la sala giochi e di svago dei cani. Non è incredibile?
I benefici di portare il cane con sé al lavoro sono moltiplici. La loro manager di risorse umane Teresa Niubó afferma che portare il cane in ufficio reduce lo stress e apre la porta alla felicità dei dependenti, fatto che si traduce in un aumento importante della produttività, oltre a la scesa senza paragone dell'assenteismo. Ogni volta di più, ci sono studi che confermano l'idoneità di questa pratica. Pian piano appaiono più aziende che implementano con normalità il fatto sebbene quasi tutte all'estero. Si potrebbe cominciare con iniziative come questa di portare il cane per un giorno al lavoro, tanto per dimostrare che è possibile, basta organizzarsi.
Vorrei aggiungere delle tips per coloro che desideranno portare i loro cane in ufficio:
- Per prima cosa chiede permesso.
- Portate solo cani ben educati e socialzzati
- Dategli del tempo per perlustrare l'intorno, annusare e poi fategli accomodarsi accanto a voi
- Presentategli ai colleghi di lavoro
- Non dimenticate dargli dell'acqua, i suoi giocatoli, la cuccia, snacks...
- Avvisa i colleghi se devi lasciare il cane da solo.
Mi auguro che arrivi presto anche in Italia questo modello di lavorare e di convivere, perché tutto sommato non è altro che un modo di con-vivere, un'abitudine culturale che ci renderebbe più felici sicuramente. Io ci sto volentieri ;)
sabato 19 luglio 2014
hai un cane? hai un coach!!!
(Cliccare sulle immagini per ingrandirle :)
Miga.
ife - facilitatore
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