lunedì 26 dicembre 2011

uffa!!! me lo mangerei ma....


Sapete che molte persone inconsapevolmente tendono a trattare i loro cani come se fossero dei bambini piccoli. Di conseguenza, come farebbero con un bambino quando si parla di dolcetti, li danno in continuazione diversi tipi di bocconcini adeguati o meno al loro peloso.  Tant'è così, che vale la pena ricordare qualche consiglio alimentare per non sbagliare e provvocare delle situazioni pericolose oppure sgradevoli. Ecco i consigli della tana

1) le ossa vietate;  si possono scheggiare e perforare l'intestino con resultati letali.

2) il cioccolato è veleno; contiene teobromina che provvoca tachicardia ed è uno stimolante del sistema nervoso centrale. Addirittura è un vasocostrittore. Se credete che la quantità ingerita è stata importante, portate il cane urgentemente dal veterinario. I sintomi sono: iperattività, diarrea e vomito tra le 4 e le 6 ore successive all'ingesta.

3) niente alcol; ovvio, mi auguro.

4) niente latte; la maggior parte delle razze sono intolleranti al lattosio perché non hanno l'enzima che scompone gli zuccheri del latte.

giovedì 22 dicembre 2011

Jack Russell Terrier

Sono io, questa è la mia razza. Secondo la classificazione della Federazione Cinologica Internazionale, appartengo al gruppo 3 asieme ai miei altri cugini Terrier. Sono stata creata nell'Inghilterra del 1800 dal reverendo Jack Russell (indovinate perchè mi chiamo così ;). Questo buon signore, mio papa diciamo, selezionò un cane capace di correre con il Foxhound e di andare poi sotto terra per stanare le volpi ed altre prede. Oltre la mia razza a gamba corta, reconosciuta solo nel 2001, è stata sviluppata un'altra a gamba lunga e con qualche pelo in più; il Parson Jack Russell. 

mio cugino Parson (il peloso)
Sono quindi, un Terrier (da tana), robusto, attivo e agile, e dicono di me che ho moooolta personalità :)... Ho gli occhi piccoli a forma di mandorla che trasmettono una grande vivacità. Il bianco è predominante nel mio pelo ma, ho delle macchie focate, a volte nere oppure castagna nella testa e le spalle. Sono sveglia, ardente e molto intelligente... beh, che dire, la modestia non è il mio punto forte  :) Vado d'accordo con gli umani a patto che non siano troppo invadenti. Altretanto accade con i bambini ma, devo confessare che preferisco la compagnia degli adulti. Detto questo, i miei padroni dicono in continuazione che a casa sono un... peluche! eheh


Uno come me. Accattivante eh!
Se volete saperne di più cliccare qui. C'è un sacco di informazione su di me ;)

martedì 13 dicembre 2011

ti voglio bene cane mio!

La convivenza tra uomo e cane ha radici antiche da almeno 400.000 anni fa. Dopo tanto tempo, mi fa pensare se esiste davvero un legame emotivo tra cani e uomini.

Abbiamo condiviso tante cose e ci siamo influenzati a vicenda sin dall'inizio della storia. Infatti, il cane non esisterebbe senza l'intervento umano. Fu l'uomo a selezionare i cuccioli di lupo più tranquili e sottomesi e, al contempo, i cani aiutavano ai suoi nuovi padroni a sopravvivere in un'epoca di immensi pericoli, facendo la guardia oppure aiutando nella cacia. 

Il vantaggio per entrambi resultava molto utile; cibo, fuoco, sicurezza, i cani mangiavano gli avanzi della tribu e si avvicinavano ai falò alle sere, mentre che gli uomini dormivano più tranquili sapendo che avevano un'allarme contro le razzie nemiche, oltre una potente arma di attacco i difesa.

Oggi, la maggior parte di queste minacce non esistono più e i cani hanno dovuto evolversi dalla mano umana, fino a quello che sono attualmente, cioè, cani di compagnia. Almeno nella stragrande maggioranza della nostra società, principalmente urbana. Così, tanti cani non hanno più uno scopo di utilità ma soltanto quello di darci la loro compagnia, i loro giocchi e anzi la loro vita a noi dedicata. E io mi chiedo, non è questo una meraviglia?. I padroni diciamo spesso che in molti casi sono adirittura migliori che tante persone. Un cane di famiglia ben amato ci sarà sempre lì, al nostro fianco, dandoci il suo amore senza condizioni, facendoci diventare il suo centro di riferimento e chiedendo en cambio una sola cosa; il nostro amore. 


Forse dovremmo noi umani porci la domanda; siamo preparati per dare ai cani il nostro amore anche senza condizioni?
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